Decifrare un'etichetta alimentare senza 5 anni di chimica

Decifrare un'etichetta alimentare senza 5 anni di chimica

Di fronte a un'etichetta alimentare, molti di noi provano una certa confusione. Tra informazioni legali, ingredienti misteriosi e promesse di marketing, non è sempre facile orientarsi.

Eppure, saper leggere un'etichetta alimentare è essenziale per mangiare meglio e fare scelte consapevoli.

Ecco la nostra guida completa per semplificare la vostra vita e riprendere il controllo della vostra dieta.

1. Cosa dice la legge svizzera sulle etichette alimentari

Prima di parlare di additivi o di marketing, iniziamo dal quadro giuridico. In Svizzera, le informazioni che trovate sull'etichetta degli alimenti non sono casuali: sono regolamentate dalla legge. Lo scopo di queste indicazioni obbligatorie è garantire la trasparenza, la sicurezza dei consumatori e prevenire le frodi.

Ecco cosa deve indicare ogni prodotto alimentare confezionato:

  • Nome del prodotto: deve essere preciso e corrispondere alla natura dell'alimento. Ad esempio, "salsa di pomodoro al basilico" implica che il basilico è presente in quantità sufficiente.
  • Elenco degli ingredienti: tutti gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente in base al loro peso nel prodotto. Se un alimento inizia con "acqua, zucchero, concentrato di pomodoro", significa che c'è più zucchero che pomodoro.
  • Allergeni: alcuni ingredienti noti per causare allergie (glutine, frutta a guscio, latte, uova, ecc.) devono essere chiaramente indicati, spesso in grassetto o sottolineati.
  • Valori nutrizionali: obbligatori per la maggior parte dei prodotti, devono includere l'energia (in kcal e kJ), i grassi (compresi gli acidi grassi saturi), i carboidrati (compresi gli zuccheri), le fibre, le proteine e il sale, per 100g o 100ml, o anche per porzione.
  • Data di scadenza (BBD) o termine minimo di conservazione (DLUO): la BBD riguarda i prodotti altamente deperibili, mentre il DLUO è più flessibile, per i prodotti a lunga conservazione.
  • Peso netto: indica la quantità esatta di prodotto (escluso l'imballaggio).
  • Paese d'origine: obbligatorio per alcuni prodotti come carne, pesce, frutta e verdura, facoltativo ma consigliato per altri.

Queste regole sono contenute nell'Ordinanza sulle informazioni sulle derrate alimentari (OIDAI). Per saperne di più, visitate il sito della Confederazione Svizzera.

2. Additivi e conservanti: come li intendiamo?

Gli additivi sono spesso i principali indiziati sull'etichetta degli alimenti. Tuttavia, la loro presenza non è necessariamente un problema in sé. Si tratta di sostanze aggiunte a un prodotto alimentare per migliorarne la conservazione, la consistenza, il gusto o l'aspetto. Possono essere coloranti, addensanti, stabilizzanti, esaltatori di sapidità o conservanti.

In Svizzera, come nell'Unione Europea, ogni additivo autorizzato è identificato dalla lettera "E" seguita da un numero (ad esempio E202 per il sorbato di potassio, un conservante). Questi codici sono universali e possono sembrare tecnici, ma forniscono uno standard utile.

Ecco alcune categorie di additivi comuni:

  • Conservanti (da E200 a E299): prolungano la durata di conservazione dei prodotti limitando lo sviluppo di microrganismi.
  • Coloranti (da E100 a E199): rafforzano o modificano il colore naturale di un prodotto.
  • Addensanti, gelificanti, stabilizzanti (da E400 a E499): migliorano la consistenza (ad es. pectina, gomma xantana).
  • Edulcoranti (da E950 a E969): sostituiscono lo zucchero (ad es. aspartame, sucralosio).

Alcuni di questi additivi sono di origine naturale (pectina, acido citrico), altri sono sintetici. La loro pericolosità dipende dalla dose, dal profilo del consumatore e dal contesto alimentare complessivo. L'importante è rimanere informati.

Per sapere esattamente cosa fa ogni additivo, come viene utilizzato e il suo livello di rischio, vi consigliamo di consultare il databaseOpen Food Facts.

Noi di bienBon.ch non utilizziamo additivi o conservanti artificiali. I nostri piatti sono conservati esclusivamente mediante pastorizzazione, un metodo naturale basato sul calore che non ha alcun impatto sulla qualità nutrizionale o sul gusto.

3. Marchi biologici e di qualità: scoprite di quali vi potete fidare

In un supermercato è difficile sfuggire alle decine di loghi, pittogrammi ed etichette che adornano le confezioni. "Biologico", "locale", "etico", "sostenibile"... sono tutti termini accattivanti, ma non tutti sono uguali. Alcuni garantiscono criteri di produzione rigorosi, mentre altri sono più argomenti di marketing che garanzie di qualità.

Ecco le etichette più comuni in Svizzera e il loro significato:

  • Bio Suisse (Bud): è il principale marchio biologico svizzero. Impone criteri molto severi in materia di agricoltura, benessere degli animali, apporti chimici e origine svizzera dei prodotti. È uno dei più affidabili.
  • Demeter: Marchio di agricoltura biodinamica, ancora più esigente di Bio Suisse. Include dimensioni ecologiche, etiche e persino filosofiche.
  • EU Bio: marchio europeo di agricoltura biologica, meno severo di Bud, ma che garantisce comunque l'assenza di pesticidi e OGM.
  • Fairtrade Max Havelaar: si riferisce alle condizioni di produzione nei Paesi in via di sviluppo (equità sociale, giusta retribuzione dei produttori, rispetto dell'ambiente).
  • Suisse Garantie: marchio nazionale che certifica che il prodotto è stato lavorato interamente in Svizzera, con materie prime svizzere e senza OGM.

Per saperne di più sulle decine di marchi disponibili, vi consigliamo di consultare la guida interattiva fornita dal WWF Svizzera. Essa classifica i marchi in base al loro livello di requisiti ambientali, sociali e sanitari.

4. App di scansione degli alimenti: utili, ma con moderazione

Di fronte alla complessità delle etichette alimentari, sono diventate molto popolari le applicazioni mobili come Yuka, Open Food Facts e CodeCheck. Basta scansionare un codice a barre per ottenere un punteggio nutrizionale e spiegazioni sugli additivi presenti.

Questi strumenti sono utili per farsi un'idea rapida della qualità complessiva di un prodotto, soprattutto se si va di fretta. Ma attenzione: si basano su algoritmi che non sempre tengono conto dell'intero contesto. Un alimento può essere valutato negativamente a causa di un contenuto di sale leggermente elevato, mentre questo ha senso in una ricetta tradizionale.

Il nostro consiglio: usateli come punti di riferimento, non come verità assolute. Un'applicazione non sostituisce il buon senso o un'attenta lettura dell'elenco degli ingredienti. È un complemento, non un sostituto.

5. Caso di studio: decifrare insieme un'etichetta

Non c'è niente di meglio di un esempio reale per mettere in pratica ciò che abbiamo appena spiegato. Prendiamo tre prodotti disponibili da Coop: uno semplice e biologico, gli altri due più elaborati. L'obiettivo è quello di fornirvi le chiavi per analizzare rapidamente le etichette in negozio.

Esempio 1: Salsa di pomodoro al basilico (Coop Bio)

Nome del prodotto : Salsa di pomodoro al basilico biologica. Il nome è chiaro e annuncia il contenuto principale. Un buon punto.

Ingredienti: Pomodori* (85%), olio extravergine di oliva* (5%), cipolle*, zucchero grezzo di canna*, basilico* (1,2%), aglio*, sale marino, pepe*. (*da agricoltura biologica).

Analisi: Breve elenco di ingredienti grezzi, tutti da agricoltura biologica. Nessun additivo, nessun aroma aggiunto, nessun conservante. Un prodotto esemplare.

Etichette: Bio Suisse (Bud). Prodotto lavorato in Svizzera. Trasparente e naturale.

Esempio 2: Tortelli al limone biologici Betty Bossi Naturaplan

Nome del prodotto : Tortelli al limone biologici (Coop Naturaplan / Betty Bossi).

Ingredienti: Semola di grano duro*, fromage frais (mascarpone, burro, proteine del latte, succo di limone concentrato)*, farina di frumento*, uova*, olio extravergine di oliva*, sale, amido di riso, aromi naturali, spezie, acidificante (acido citrico). (*da agricoltura biologica)

Analisi: sebbene sia biologico, questo prodotto contiene un acidificante (E330 - acido citrico) e aromi naturali. Non si tratta di nulla di strano, ma dimostra che l'etichetta biologica non esclude l'uso di additivi, anche autorizzati. Tuttavia, rimane ben al di sopra della media in termini di qualità.

Esempio 3: Pirottini di formaggio (12x70g)

Nome del prodotto : Pirottini di formaggio (prodotto surgelato Coop).

Ingredienti: Latte scremato, formaggio, farina di frumento, oli vegetali (olio di colza alto oleico, olio di colza idrogenato), acqua, amidi (mais, patata), sale, agenti lievitanti (E450, E500), addensante (E415), aromi, spezie.

Analisi: Questo prodotto contiene diversi additivi: agenti lievitanti (E450, E500), un addensante (E415 - gomma di xantano) e aromi. L'olio di colza idrogenato è indicativo di un processo industriale spesso associato agli acidi grassi trans. Questo tipo di prodotto è un buon esempio di lavorazione avanzata: l'elenco è lungo e alcuni ingredienti non sono immediatamente identificabili dal consumatore medio.

Conclusione: questi tre esempi mostrano quanto le etichette possano variare da un prodotto all'altro. Un prodotto biologico può contenere additivi e un prodotto altamente trasformato può nascondere la bassa qualità dietro aromi e coadiuvanti tecnologici. Saper leggere un'etichetta significa conoscere la differenza.

7. Conclusione: leggere un'etichetta significa riappropriarsi del proprio potere.

Non vi stiamo chiedendo di diventare nutrizionisti o chimici. Ma capire un'etichetta è come leggere una mappa prima di un viaggio: vi aiuta a evitare spiacevoli sorprese. Ora sapete cosa cercare (l'ordine degli ingredienti, la presenza di additivi, etichette credibili), cosa mettere in prospettiva (certe affermazioni di marketing o punteggi di applicazione) e soprattutto come fare le vostre scelte con la coscienza pulita.

Noi di bienBon.ch puntiamo tutto sulla chiarezza: piatti cucinati con ingredienti crudi, conservati naturalmente tramite pastorizzazione, nessuna scorciatoia, nessun imbroglio. Solo cibo buono, semplice e trasparente.

La prossima volta che andate a fare la spesa, prendetevi 30 secondi per girare la confezione. Questo piccolo gesto può davvero cambiare il vostro modo di consumare. E se cercate un'alternativa già pronta, sapete dove trovarci!


👉 Da ricordare:

  • ✅ L'ordine degli ingredienti dice tutto sulla composizione.
  • ✅ Non tutti gli additivi sono pericolosi, ma alcuni sono da evitare.
  • ✅ Biologico non significa 100% naturale, ma spesso è un buon indicatore di qualità.
  • ✅ Un'app può aiutare, ma il buon senso resta il vostro migliore alleato.

📌 Ulteriori informazioni:

Imparare a leggere un'etichetta alimentare significa anche imparare a consumare meglio. In Svizzera molti prodotti hanno composizioni molto diverse: tra prodotti crudi, piatti elaborati e ricette biologiche, è facile perdersi. Grazie a questi consigli pratici, ora avete le chiavi per scegliere con più sicurezza ciò che mettete nel piatto.

FAQ - Etichette alimentari: quello che ci chiedete spesso

Come faccio a capire se un additivo è pericoloso?

Non tutti gli additivi sono dannosi. Alcuni sono addirittura naturali (come l'acido citrico o la pectina). La cosa migliore da fare è consultare un database affidabile come Open Food Facts, oppure diffidare di additivi poco conosciuti o presenti in gran numero nella stessa ricetta.

Tutti i prodotti biologici sono privi di additivi?

No. Anche un prodotto biologico può contenere additivi autorizzati (acido citrico, aromi naturali, addensanti, ecc.). Ciò che cambia è l'elenco autorizzato (più ristretto) e il controllo della loro origine.

Perché alcuni prodotti semplici hanno liste di ingredienti molto lunghe?

Spesso perché sono progettati per essere conservati a lungo, riscaldati facilmente o per avere una consistenza uniforme. Ciò comporta l'aggiunta di coadiuvanti tecnologici, esaltatori di sapidità, ecc. Una lista lunga non è sempre negativa, ma spesso è indice di un'ampia lavorazione.

Il bienBon.ch espone le sue etichette in modo trasparente?

Sì. Ogni piatto bienBon.ch riporta l'elenco completo degli ingredienti sulla scheda del prodotto. E poiché non aggiungiamo additivi o conservanti artificiali, non dovrete decifrare righe di informazioni tecniche. Solo vera cucina.


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